Cari Lettori,
quanto può cambiare la nostra vita nell’arco di pochi mesi se non addirittura di pochi giorni?
Sembrava che tutto si stesse sistemando per il meglio, che il male della pandemia giungesse al termine per poter darci quell’attesissima rinascita economica e sociale tanto agognata in questi ultimi due anni.
Eppure, il mondo continua a darci modo di soffrire, di preoccuparci e di aver paura ancora una volta per la nostra incolumità e soprattutto per i nostri cari.
Non voglio soffermarmi sulle motivazioni di una guerra comunque lontana, ma che ci fa sentire il suo boato indirettamente per la minaccia di un attacco al nostro benessere materiale. Non voglio nemmeno soffermarmi nel discutere sulla giustizia o meno della guerra, poiché, così come ha detto un nostro carissimo amico, lettore e scrittore di questa rivista: la guerra è sempre sbagliata!
Forse bisognerebbe analizzare meglio le motivazioni, stabilire le cause e indovinare i fini delle guerre ed indubbiamente bisogna ricordare che questa guerra che minaccia l’Occidente non è l’unica presente oggi nel mondo; non è l’unica che fa vittime tra i bambini e gli innocenti e non sarà sicuramente l’ultima poiché l’uomo è guerriero e da sempre, nella storia del suo essere, ha fatto la guerra per raggiungere il proprio benessere a discapito di quello degli altri.
Indubbiamente bisogna parlare invece dell’indole umana, di questa necessità recondita e profonda dell’uomo di fare la guerra e come questa possa trovare riflesso nel mondo esteriore se, in prima analisi, nasce e si sviluppa all’interno dell’uomo.
So che è difficile guardare all’interno quando è la nostra stessa sopravvivenza ed il nostro benessere ad essere minacciato, ma è indispensabile continuare a svolgere il lavoro iniziatico anche in situazioni del genere poiché ogni cosa di questo mondo ci porta ad allontanarci da quella dimensione nella quale troppo spesso ci soffermiamo solo con delle speculazioni che non portano da nessuna parte se non purtroppo ad una potente ipocrisia verso noi stessi e gli altri.
Qualcuno si chiede come può l’uomo, ormai superata la soglia del secondo millennio, continuare a fare la guerra e portare la disarmonia nei popoli. Ebbene, la risposta non è poi così difficile da trovare se, attraverso le pratiche operative così spesso riportate su questa rivista, guardiamo all’interno di noi stessi.
Infatti, è proprio dentro noi stessi che si trova la motivazione di quello che, forse erroneamente, chiamiamo il male del mondo.
Guardatevi!
Non vedete che la guerra è dentro ognuno di noi?
Non vedete che dentro noi stessi vi è il caos ed in questo caos i vari elementi che compongono le nostre personalità non fanno che dichiararsi guerra vicendevolmente per poter prendere il sopravvento sugli altri?
Il mondo esteriore è il riflesso di quello interiore!
Questa è una delle Verità ermetiche ormai da troppo tempo conosciute per stupirci della guerra nel mondo. Ma quello che più mi preoccupa è che ci sentiamo minacciati solo se la guerra è vicina a noi e minaccia il nostro benessere.
Forse la società in cui viviamo è solo una gabbia dorata?
Forse è arrivato il momento di portare nuova acqua al mulino di questo Occidente che riempie il proprio popolo di benessere materiale, dimenticandosi completamente delle necessità interiori dell’uomo?
Non vi nego che parlando con molti sono rimasto deluso dalla pochezza delle argomentazioni in merito, nonostante l’avviamento di questi a dei percorsi iniziatici.
Siamo ancora molto lontani dalla realizzazione dell’Umanità, ma questo non può che essere un ulteriore motivo per continuare a lavorare alla Sua Gloria!
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Grazie infintamente!
Buon Equinozio e ricordate
Nel silenzio vi è la morte – Nel Silenzio vi è la vita
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