Carissimi Fratelli,

gli ultimi mesi ci hanno visti impegnati nel trovare soluzioni utili per far sì che la nostra Sacra Istituzione possa riemergere dalla stagnante situazione mondiale odierna; situazione nella quale la maggior parte delle Obbedienze si ritrova a dimostrazione di aver perso effettivamente la Parola.

La dispersione di Fratelli che noi stessi vediamo nel nostro territorio, indubbiamente non porta a qualcosa di positivo ed anzi, ci induce a pensare che sia arrivato il momento di creare qualcosa di nuovo che possa attirare la voglia ed il desiderio di chi ha lasciato, di chi si è messo in sonno, di chi è stato allontanato. D’altronde la Massoneria nei secoli ha dimostrato di sapersi evolvere al segno dei tempi, attestando una capacità di osservazione e comprensione della morale che non tutte le istituzioni hanno avuto nel tempo; tutto questo rimanendo con una base prettamente tradizionale che non è stata toccata negli ultimi secoli se non leggermente a causa di attacchi gratuiti di chi le è stato nemico.

Non è di certo l’organizzazione esterna il problema poiché questa, come noi stessi stiamo cercando di fare, si evolve sulla base delle leggi dello Stato e sui valori morali che, come sappiamo benissimo, cambiano nello spazio e nel tempo.

Pertanto, non è questo che ho intenzione di porre alla Vs. attenzione, poiché so benissimo che la forma non è l’essenza e questa forma sicuramente verrà ben plasmata da chi ha le capacità tecnico-legislative, rimanendo sempre nel solco della tradizione espressa dal centro dell’Istituzione.

Per quanto mi riguarda è proprio il centro di questa assemblea che bisogna attenzionare!

Si, perché penso che nei secoli la Massoneria abbia perso veramente la Parola, come d’altronde ci viene insegnato nella ritualità delle Logge Azzurre.

Purtroppo, la Massoneria finisce di essere tale quando si pone come mezzo di aggregazione sociale.

Non è di certo l’aggregazione, l’amicizia e il volersi bene che deve caratterizzare una Loggia, quanto invece il Lavoro che si compie e finiamola di pensare che questo Lavoro sia semplicemente l’arte oratoria manifesta durante le tornate, spesso fine a sé stessa! Il Lavoro dell’Iniziato alla Libera Muratoria, fin dal grado di Apprendista, è lo sgrossare la Pietra Grezza e questo significa l’utilizzo di tecniche poste a purificare i componenti dell’essere umano al fine di ricevere l’Ispirazione Divina.

Ecco perché molti Fratelli si allontanano dopo poco tempo: perché capiscono che non è interessante!

Molto spesso il coinvolgimento è vivo per interessi profani e qualche volta, molto poco direi, per le cose veramente sacre. Fatto sta che questi se ne vanno e le Logge sono vuote, se non subito, sicuramente dopo un po’ di tempo. Tutte le strutture sorte per interessi profani alla fine collassano, ma d’altronde, oggi chi è disponibile a sacrificare sé stesso?

Eppure, questa dovrebbe essere una delle domande da porre in fase di tegolatura: sei disposto a perdere ciò che hai?

Chi ha mai fatto questa domanda? Chi ha mai risposto a questa domanda?

La simbologia dei nostri rituali ce la pone ed il bello è che noi stessi lo sappiamo cosa significa, ma troppo poco spesso viene effettivamente compiuto questo sacrificio. La rinascita, la morte e la resurrezione fanno parte dei simboli che ci appartengono, eppure nessuno di noi è disposto a compierli. Perché? Perché continuiamo a lavorare nelle nostre Tornate se non compiamo questa semplice e dolorosa opera, la Grande Opera?

Continuiamo a guardare gli altri pensando che non si lavori perfettamente e poi siamo noi stessi a non lavorare.

Ecco che la Massoneria muore! Questa non ha senso di esistere se i suoi lavori sono messi in secondo piano e si guarda solo all’aspetto esteriore.

La Massoneria finisce quando guarda all’esterno e vuole porsi come faro che illumina le genti senza prima aver provveduto a pulire il vetro che “riflette” questa luce!

Allora il nostro compito principale non è più quello di trovare una forma, ma di ricostituire l’essenza.

Questa assemblea deve diventare una Santa Assemblea!

Dobbiamo riacquisire il senso del Sacro e dobbiamo ricordarci che questa parola, “sacro”, significa essere vicini a Dio! Dobbiamo ricordarci che tutta la simbologia della Massoneria ci riporta a questi concetti, non certo al fine di dimenarci davanti allo specchio delle vanità per dirci, sapendo di mentire, che siamo cavalieri.

Chi appartiene al Rito Scozzese Antico e Accettato ha imparato che il concetto di Sacro è espresso nella parola ebraica Kadosh che in effetti significa “separato” poiché riservato a Dio. Ecco, noi dobbiamo essere Kadosh, separati ed inarrivabili per la profanità poiché apparteniamo al Grande Architetto dell’Universo.

Non abbiate paura delle parole che vengono usate, poiché tra di voi so benissimo che ci sono Fratelli che la pensano come me e sono disposti a mettere in gioco sé stessi affinché si possa dare lustro a ciò che di più sacro noi stessi conosciamo. Altri Fratelli, quelli che avranno paura, se ne andranno perché non è nel loro interesse personale quello di sacrificare sé stessi. È un aspetto fisiologico del quale possiamo stare certi e si vedrà presto.

Poniamoci nelle mani del Grande Architetto dell’Universo alla cui gloria noi lavoriamo e veniamo al dunque.

Una Obbedienza Massonica si basa sull’esistenza delle Logge che rimangono sovrane e tali devono rimanere. Sarebbe dunque opportuno che ogni Loggia si organizzasse secondo schemi associativi odierni e che queste, se lo si vuole veramente, si riunissero successivamente in una Gran Loggia costituita sempre sulla base delle vigenti norme. La legislazione italiana lo prevede tranquillamente, basta affidarsi agli specialisti del settore, ma senza dimenticare che questo è solo la parte esterna che ci permette di riunirci legalmente, non certo ciò che ci contraddistingue.

Il seguente è uno schema che potrà eventualmente essere utilizzato per la costituzione di una forma.

Fatto questo semplice esercizio burocratico, ricordandoci che è la Loggia ad essere centrale e non la Gran Loggia, è necessario dare risalto a ciò che in effetti ci deve interessare veramente: il Lavoro!

Ebbene, il Lavoro del Libero Muratore, come abbiamo citato precedentemente, non deve essere esclusivamente speculativo, ma bisogna ricercare una essenza operativa. Questa essenza, che da anni ho ricercato ed infine proposto in quella che oggi è la mia Loggia, la Prometheus, ci aiuta a compiere effettivamente ciò che deve essere eseguito tramite il richiamo alla stessa simbologia del Tempio, dei Miti e della ritualità che compiamo.

A tal proposito, nelle pagine successive, vi mostrerò come deve essere organizzata una Loggia secondo il mio pensiero.

Una precisazione deve essere subito fatta e soprattutto risaltata: il Maestro Venerabile deve essere inarrivabile! Solo i Sorveglianti possono parlare con lui. In quanto Manifestazione della Verità, poiché Maestro, l’essere anche Venerabile ne comporta l’assoluta distanza da altri Fratelli. Il Maestro Venerabile è in effetti la massima espressione della Loggia, ma è soprattutto colui che è più vicino al Grande Architetto dell’Universo. Non dimentichiamoci Pitagora il quale, nelle sue lezioni, parlava da dietro un velo.

È chiaro che l’organizzazione della Loggia e dei Lavori di questa mostrati successivamente, comporta delle difficoltà importanti nel trovare persone degne di iniziare questo percorso e per questo la tegolatura dovrà essere effettuata esclusivamente dai Sorveglianti che dovranno essere, oltre che duri, anche molto sinceri e dolci nell’accompagnare il bussante a scegliere di continuare ed affrontare le prove iniziatiche o meno.

Le tegolature, inoltre, dovranno essere certificate da verbali a disposizione del Maestro Venerabile al quale spetta l’ultima parola in merito all’ammissione o meno del bussante e dovranno essere accompagnate da tutta la documentazione necessaria al fine di proteggere la Loggia da eventuali intrusioni criminali o comunque non iniziatiche.

Capite benissimo che tutto ciò cambia completamente le aspettative e gli obiettivi che fino ad oggi ci hanno propinato.

La Massoneria deve tornare ad essere una Organizzazione Iniziatica che si prefigge come obiettivo quello di conoscere sé stessi e quindi il Grande Architetto dell’Universo. Ricordiamoci l’organizzazione delle vecchie scuole misteriche greche, come quella di Eleusi, dove esistevano fondamentalmente 2 gradi: Autoptes (colui che osserva sé stesso) ed Epoptes (colui che ha visto le cose divine).

Tutto il resto è solo esaltazione dell’Ego accompagnato da un inutile proseguimento della compulsività mentale che si esprime poi nella società.

Ecco perché la Massoneria non si impegna e non si deve impegnare nel sociale, ma si dedica esclusivamente al Lavoro dei propri Iniziati. Saranno questi, successivamente, ad esprimere il proprio essere nella società in quanto Massoni. È molto diverso da ciò che si pensa sia stato in passato negli ultimi 300 anni in Europa.

Ecco perché ritengo inutile proseguire con incontri nazionali ed internazionali con Obbedienze diverse che non hanno alcuna valenza iniziatica, ma portano chi vi partecipa ad esaltare il proprio Ego pensando di essere bravi e belli. A cosa serve il mostrarsi se prima non ci si purifica? A cosa serve il pensare di aggregare quando l’Opus Magnum è riservata a pochi? Che tipo di Massoneria è questa?

Un mio vecchio maestro mi diceva sempre che “la Massoneria è di tutti, ma non è per tutti!” Oggi, purtroppo, mi sembra che sia al contrario e non va certo bene; questo indubbiamente a causa nostra, perché non siamo stato ben educati nel Lavoro e perché non abbiamo voluto lavorare.

Solo attraverso un estenuante e forse per alcuni noioso Lavoro che ognuno di noi dovrebbe compiere, oltre che nel Tempio, anche nella propria giornata, che la Massoneria può proporre finalmente qualcosa di diverso o meglio, qualcosa che diversa può sembrare a noi poiché questo è ciò che è nella propria essenza la Massoneria fin dalla sua nascita: una Organizzazione Iniziatica.

Il vero Lavoro si compie nel Silenzio delle Logge, non certo nel fracasso degli incontri mondani.

Attraverso la Grande Opera compiuta da ognuno di noi, la Volontà e la Sapienza Divina potranno manifestarsi attraverso il Logos che avremo imparato a far nascere dalla nostra mente e così saremo in grado di poter risollevare la Massoneria, saremo in grado di poter tegolare i futuri Fratelli e dare loro motivo di poter portare nel futuro la “Tradizione discesa dal cielo” che forse indegnamente noi abbiamo ricevuto.

Se poi, dall’esterno, qualcuno avrà il desiderio di conoscere cosa significa veramente Lavorare Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo, allora avremo modo di mostrarglielo, ma non certo in un appuntamento in pompa magna.

Siamo disposti a ritornare ad essere Apprendisti? Quanti di noi si toglieranno la sciarpetta e consegneranno il maglietto?

Tutto questo ci deve riportare alla semplicità ed all’umiltà e per questo si utilizza la clamide nera durante i lavori, perché la nostra è una veste sacerdotale di colui che compie l’Opera al Nero, la Nigredo alchemica ed è un modo di separare la profanità dai lavori che ci apprestiamo a compiere, una veste che utilizzavano i Figli della Vedova anticamente e che noi oggi sembra abbiamo dimenticato. Utilizziamola questa veste e prepariamoci al Lavoro che di seguito vi illustro come indirizzo, facendovi notare che tutto quanto successivamente riportato deriva dalla ritualità massonica, non vi è niente di nuovo o inventato.

Ovviamente, tutto ciò comporta una netta presa di responsabilità in prima persona del Maestro Venerabile e poi dei Sorveglianti, i quali dovranno indiscutibilmente seguire gli Apprendisti ed i Compagni nel loro percorso lavorativo, donando completamente sé stessi. Sono consapevole della difficoltà di svolgere tali ruoli, ma se non li compiamo a cosa serve essere Massoni?

LAVORI DEI GRADI

All’interno del Tempio devono essere svolti lavori sulla base del grado che viene praticato e pertanto vi aiuto con questo schema esemplificativo:

APPRENDISTA LIBERO MURATORE (Autoptes)

Il Fratello Apprendista lavorerà alla propria PURIFICAZIONE (sgrossare la Pietra Grezza) attraverso metodi meditativi e tecniche di respirazione.

Lavoro principale: PURIFICAZIONE

Posizione: FARAONE

Tecnica:

  1. Rilassamento con ascolto del respiro
  2. Osservazione delle parti del corpo
  1. 12 parti con corrispondenze dei segni zodiacali e la Melothesia
  2. Obiettivo: assopimento del corpo e delle sensazioni
  3. Osservazione delle Emozioni
    1. 7 parti, evocazione con Menorah e 7 vizi/virtù
    2. Obiettivo: accettare le emozioni, assorbirle e sublimarle attraverso l’osservazione
  4. Osservazione dei Pensieri
    1. 3 parti, derivazione del pensiero da condizionamenti esterni, interni e celesti
    2. Obiettivo: capire il funzionamento della mente, osservare i rapporti logici creati dalla visione di un simbolo/immagine

Lavoro nel Tempio: il Fratello Apprendista verrà istruito sulle tecniche esposte e sulla simbologia del grado. In particolare, i primi 2 punti sono la base del Lavoro Iniziatico del Grado. I successivi punti saranno svolti una volta acquisito l’obiettivo del punto 1.

Lavoro nel mondo: il Fratello Apprendista dovrà procedere ad organizzare la propria vita secondo dei ritmi ben precisi per fare in modo di “ricordarsi” del Grande Architetto dell’Universo. A tal fine, si utilizzeranno 4 momenti della giornata attraverso delle tecniche semplici.

Il Lavoro sulle emozioni e sui pensieri dovrà essere una costante attraverso la semplice osservazione e presenza di sé, affinché si raggiunga un livello in cui non si è più soggetti a condizionamenti esterni.

Eventuali letture potranno essere consigliate dai Sorveglianti ed utilizzate non tanto come sviluppo culturale, ma come esercizio meditatorio.

Obiettivo: raggiungere uno stato che permette di “accorgersi” delle VISIONI INTERIORI, solo allora si potrà accedere al grado successivo.

COMPAGNO D’ARTE (Epoptes)

Il Fratello Compagno lavorerà alla INTERPRETAZIONE delle immagini interiori recepite con i metodi dell’Apprendista.

Lavoro principale: INTEPRETAZIONE DELLA VERITÀ

Posizione: FARAONE

Tecnica:

  1. Quanto già citato per l’Apprendista;

Il Respiro verrà guidato con il metodo del quadruplice respiro.

Nell’osservazione dei pensieri si aggiunge:

  1. discernere la provenienza delle immagini interiori ed eventualmente allontanarle
  2. Costruzione del Corpo di Luce;
    1. Visualizzazione interiore dei componenti del proprio corpo immerso nella Luce
  3. Contemplazione delle Visioni

Queste visioni potranno eventualmente essere argomento speculativo durante la tornata di grado.

Lavoro nel Tempio: il Fratello Compagno verrà istruito sulle tecniche esposte e sulla simbologia del grado.

Lavoro nel mondo: Il Fratello Compagno, oltre a continuare con quanto imparato nel grado precedente, dovrà iniziare a rendere sacri più momenti della giornata come la doccia, i pasti ed altri momenti ritenuti importanti, dedicando al Grande Architetto dell’Universo ogni lavoro svolto.

Tutto ciò che esiste è simbolo e così il Compagno dovrà vivere la propria giornata, cercando di captare i segnali che il divino ci invia tramite il mondo stesso, acquisendo così capacità divinatorie.

Obiettivo: osservare le immagini interiori, assimilando quelle non condizionate.

Quando il Fratello saprà discernere le immagini tra condizionate ed ispirate e riuscirà ad interpretarle secondo un proprio metodo, solo allora si potrà accedere al grado successivo.

MAESTRO LIBERO MURATORE

Il Fratello Maestro rappresenta la MANIFESTAZIONE DELLA VERITÀ e pertanto il suo lavoro non sarà di alcun tipo se non quello di “essere” semplicemente.

Lavoro: MANIFESTAZIONE DELLA VERITÀ

Posizione: –

Tecnica:

  1. Contemplazione dell’essere
    1. Obiettivo: rimanere nel nulla infinito, percepirsi come 1

Lavoro nel Tempio: il Fratello Maestro verrà istruito sulla simbologia del grado.Si potrà effettuare specifica ritualità attraverso la Catena d’Unione.

Lavoro nel mondo: Il Fratello Maestro, in quanto Manifestazione della Verità, rende sacro ogni momento della giornata ed ogni pensiero ed azione che compie. Le sue azioni sono dettate dalla Volontà Divina e non più condizionate.

I tempi e l’organizzazione delle Tornate deve essere organizzata in modo da riempire le mensilità e secondo questo schema:

APPRENDISTACOMPAGNOMAESTRO
2 incontri mensili1 incontro mensile1 incontro trimestrale
I incontro: Lavoro Operativo
II incontro: Tornata istruttiva
I incontro: Lavoro Operativo
L’Apprendista, non potendo parlare nel Tempio,
dovrà esclusivamente rivolgersi
in privato al II Sorvegliante
per discutere delle proprie impressioni.
Il Compagno, per discutere sulle proprie
pratiche ed impressioni,
dovrà rivolgersi esclusivamente
al I Sorvegliante.
Nelle Tornate di istruzione si discuterà
delle pratiche eseguite e della simbologia
del grado, ma potranno anche essere organizzati incontri con tema rivolto ad altre vie iniziatiche
(cabala, magia, templarismo, etc.)
Gli Apprendisti non possono
portare Tavole di Lavoro.
I Compagni che intervengono
nelle Tornate istruttive di
Apprendista potranno preparare delle Tavole di Lavoro sull’argomento.

Nel caso in cui esistano Logge che non riescano, per evidenti problemi di carattere iniziatico, a lavorare secondo gli schemi operativi suggeriti, si propone comunque un modello affinché non si abbandonino questi Fratelli.

Verrà preparato annualmente un calendario che, indicativamente e comunque su disposizione del Consiglio delle Luci della Loggia, seguirà uno schema che prevede la trattazione di vari argomenti annuali, i quali si ripeteranno ciclicamente.

AnnoArgomento
1Grammatica (Simbologia Massonica)
2Retorica (Mitologia, Storia, analisi e studio di altre Vie iniziatiche)
3Dialettica (Filosofia)
4Aritmetica
5Geometria
6Astronomia
7Musica

Tali lavori in forma speculativa, dovranno comunque essere anticipati da meditazioni guidate secondo il seguente metodo che, per come riportato in seguito, può benissimo essere compiuto anche in luoghi diversi da un Tempio.

Nel caso in cui il Lavoro Meditativo si svolga nel Tempio, dopo aver provveduto all’Apertura dei Lavori, si potrà riprendere dal punto 3 in poi.

Eventuali suggerimenti sugli argomenti da svolgere potranno essere richiesti alla Loggia Prometheus la quale, considerando le necessità, si mette completamente a disposizione di tutti quei FF\ che hanno il desiderio di imparare questa forma di Lavoro.

METODO MEDITATIVO

  1. Isolarsi in un luogo possibilmente silenzioso;
  2. Accendere una candela o dell’incenso se possibile, in modo da creare un ambiente intimo e sacro;
  3. Sedersi nella posizione del faraone o comunque in una posizione comoda;

4. Eseguire la respirazione controllata per 5 minuti circa:

  • Inspirazione per 4 secondi;
  • Trattenere per 4 secondi;
  • Espirazione per 4 secondi;
  • Trattenere per 4 secondi.

5. Procedere con la visualizzazione della luce come segue:

  • Una luce intensa di colore bianco/azzurro è sotto i nostri piedi;
  • Piano inizia a salire in tutte le parti del corpo (piedi, gambe, ventre, petto, braccia, mani, collo, testa);
  • Ogni volta che una parte del corpo viene immersa dalla luce, dobbiamo concentrarci qualche secondo solo su quella parte. Ci accorgeremo che quella parte del corpo si assopisce leggermente.

6. Passare alla meditazione del tema proposto.

Una volta completata la meditazione, si procederà come segue:

  • La luce nella quale siamo immersi, piano inizierà a compiere il percorso inverso ed il nostro corpo si risveglierà
  • Recitiamo un semplice ringraziamento al Grande Architetto dell’Universo
  • Spegniamo incenso e candela.
  • Riportare eventuali considerazioni su un diario o, se nel Tempio, nella tavola architettonica redatta dal Segretario.

Quanto scritto è di fondamentale importanza al fine di riportare la Massoneria alla sua vera essenza.

Tutti i metodi proposti devono essere eseguiti da Fratelli preparati e che hanno già eseguito tali metodi, al fine di evitare inutili disturbi psichici che possono presentarsi. Non pensate di proporvi come Maestri se non avete provato su voi stessi prima tutto quanto esposto, fareste male agli altri ed a voi stessi.

Meglio tornare ad indossare il grembiule bianco che pensare di essere Maestro senza aver prima sacrificato sé stessi.

Vi propongo, oltre ai toccamenti e parole che già conoscete corrispondenti ai gradi della Massoneria Azzurra, di utilizzare tale frase quando ci saluteremo. Il primo Fratello utilizzerà la prima parte, il secondo F\ risponderà con la seconda parte.

NEL SILENZIO VI È LA MORTE – NEL SILENZIO VI È LA VITA

Tale scritto è Manifesto Iniziatico della futura Gran Loggia.

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