Misto acrilico e olio su tela – 120x80cm – 2022

Oggi troviamo un giovane ed emergente artista, Luca Barbagallo, anch’egli operante nel catanese ed iscritto all’Accademia di Belle Arti di Catania, il quale ci propone dei lavori con tecniche pittoriche moderne.

In una serie di opere intitolata “Il Polittico Evangelico”, che avremo modo di poter vedere in parte in questo 2023, si è voluto cimentare nella rappresentazione di episodi biblici, proponendo delle versioni in stile iconico, rifacendosi alle icone sacre bizantine, ma utilizzando la propria tecnica nello svolgimento dell’opera.

Nel quadro oggi in oggetto, trattiamo “Il Battesimo” di Cristo da parte di Giovanni il Battista riportato nei Vangeli sinottici, ovvero quelli di Matteo, Luca e Marco.

Ovviamente, così come moltissimi episodi evangelici, l’evento è stato celebrato dai maggiori artisti come il Donatello, il Bellini, il Tintoretto e parecchi altri.

Così come è nostra abitudine, tratteremo della parte simbolica dell’evento, rifacendoci in questo caso all’opera di Luca Barbagallo e prendendo spunto per poter trattare un episodio che nel nostro Podcast “Secondo l’Ordine di Melkitzedek” non è stato possibile esporre.

La prospettiva utilizzata è quella di un osservatore dell’evento che si trova sotto l’acqua del Giordano dove il Battista compie il battesimo.

L’acqua è ovviamente l’elemento che riempie l’immagine e ne trae forza per trasferire il concetto che il battesimo è un evento purificatore dell’uomo, così come lo è per il Logos che lo riceve. L’acqua purificante e quindi l’atto stesso del battesimo rappresentano il momento in cui l’uomo si pone in meditazione e, dopo aver raggiunto uno stato di sopore per il quale il corpo è addormentato, ma la mente è vigile, raggiunge la quiete delle emozioni e dei pensieri. Infatti, l’acqua è componente del mare e la parola mare deriva dal sanscrito MAR che significa morire. Ciò che muore nel battesimo è la personalità dell’uomo, uno stato meditativo profondo dove si perviene alla contemplazione della Verità. MAR significa però anche splendente e questo ci fa capire che nello stato contemplativo esiste la visione di bagliori, così come raccontano i mistici islamici dell’Iran che addirittura danno un significato ai colori delle visioni interiori.

Il fatto che la radice MAR sia condivisa dal nome della madre di Cristo, ovvero Maria, rende l’idea sulla purificazione che bisogna raggiungere. Maria, simbolo della mente purificata e quindi Immacolata Concezione, partorisce il Logos ed a questa madre il Logos stesso ritorna per mondarsi dai condizionamenti subiti durante lo stato di veglia cosciente dell’uomo.

Subito dopo essere stato purificato, su Gesù scende una colomba che simboleggia lo Spirito Santo. Di fatto, quest’atto rappresenta l’Influenza Divina che riempie il vuoto creato nella mente del meditante e così il Logos, ovvero il processo logico ispirato, riprende la propria forza per poter manifestare nel mondo ciò che è la Volontà di Dio.


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Nel Silenzio vi è la Morte – Nel Silenzio vi è la Vita

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