Finalmente mi decido e compio il passo.
Chiudo gli occhi e tutto è nero,
ma la volontà crea
e mi vedo scendere dentro una caverna,
permettendo così alle visioni di presentarsi.
Spiriti di tenebra urlanti senza voce
e disperati
tentano di spaventarmi,
ma impassibile continuo la discesa
nella tenebra luminosa,
toccando le mura nere e bagnate.
Da lontano scorgo una donna.
È antica ed i suoi abiti ricordano l’800,
ma Lei è giovane nell’aspetto e bella,
seppur la luce la trasforma in spettro.
Alzando il volto mi scruta da lontano
e voltandosi mi mostra i suoi capelli raccolti.
È Lei! È l’Anima mia!
Porta su di se un grande macigno
che sembra possa schiacciarla,
ma nella sua falsa gracilità
Lei è forte
e lo porta sulla schiena
così come Atlante porta il Mondo.
“Come posso aiutarti? Come?”
Le chiedo intenerito.
Un’arma mi presenta d’avanti al viso,
devo dunque morire.
E sia!